“Il processo coreografico, con la sua matrice ritmica funge da potente organizzatore dell’esperienza corporea, psichica e relazionale.”
La Dmt è nata negli anni Quaranta e vede al centro la danza, un “gioco creativo” che nutre l’identità di ciascun individuo, arricchisce la collettività e con il suo ritmo accorda l’individuo con il mondo esterno.
Alla base della Dmt-ER, vi è la fondamentale intuizione di avviare allo sviluppo del sé attraverso la relazione con l’altro.
In Italia la disciplina fa riferimento alla legge 4/2013 e alla norma UNI 11592:2015.
La Dmt-ER® è una metodologia che si colloca nel quadro delle arti terapie, discipline volte alla promozione umana e sociale, basate sullo sviluppo di quel potenziale creativo insito nelle persone, gruppi e comunità.
Ciascun essere umano, anche con grave disorganizzazione psicomotoria, ha la capacità di generare, a fronte di uno stimolo ritmico musicale, una risposta motoria spontanea.
I principali campi di applicazione della Dmt-ER®, in ambito clinico (all’interno di programmi riabilitativi con équipe multidisciplinari), sono i disturbi psichiatrici, le dipendenze patologiche, i disturbi dello sviluppo e le varie forme di disabilità. Nelle sessioni di Dmt-ER rientrano tra gli obiettivi principali, la possibilità di riorganizzare l’immagine psico-corporea, sorgente dell’identità personale, aspetto carente nelle condizioni di psicosi e il riconoscimento e l’incontro con l’altro.
L’incontro e la condivisione emotiva con l’altro sono elementi funzionali terapeutici e riabilitativi, rivolti all'esplorazione esterna ed alla scoperta di diversità e similitudini. Il processo terapeutico, volto alla costruzione dell’integrazione tra mente, corpo e relazione, coocrea, delinea e definisce uno spazio personale, dove la libera espressione restituisce voce al potenziale creativo, all’interno di una cornice relazionale, che accoglie, contiene e definisce la persona, proteggendola da “solitudine e angosce di frammentazione”.
Laboratorio di danza movimento terapia-espressivo relazionale (Dmt-er) a villa giuseppina
L’idea del laboratorio presso la SRP Villa Giuseppina nasce da un bisogno espresso precedentemente nel gruppo terapeutico, in cui le pazienti hanno verbalizzato il desiderio di sentirsi coinvolte, in qualcosa di nuovo per loro, in cui l’espressione corporea non verbale potesse esprimere la possibilità di percepire le proprie emozioni, attraverso nuove esperienze. Il laboratorio è condotto dalla dott.ssa Elena Arciglione, riabilitatrice psichiatrica dipendente della struttura e danzaterapeuta in formazione e dalla dott.ssa Marica Campagna, psicoterapeuta e danzaterapeuta in formazione come volontaria all’interno della struttura.
Le sessioni di DMT-ER sono costruite seguendo il modello a parabola:
- L’apertura della sessione ha come premessa quella di facilitare la transizione verso una diversa condizione ambientale e psicofisica;
- La fase centrale è finalizzata a sviluppare il nucleo dell'esperienza;
- La conclusione della sessione punta ad integrare l’esperienza nel proprio abituale continuum psicofisico e relazionale.
La DMT-ER segue il modello di riferimento antropologico, di Van Gennep¹, concepito come un dispositivo rituale finalizzato a facilitare i processi evolutivi, il quale descrive nei complessi cerimoniali di molte culture i diversi passaggi: riti preliminari (di separazione), liminari (di passaggio), post- liminari (di riaggregazione).
Il ciclo processuale delle sessioni prevede:
-RISVEGLIO DEL PIACERE CORPOREO: mediante l’utilizzo di una serie di tecniche a carattere ludico
-ATTIVAZIONE DELLE COMPETENZE SOCIO-RELAZIONALI;
-ORGANIZZAZIONE PSICHICA E SOMATICA;
-INTEGRAZIONE DEL SÉ: con l’utilizzo delle danze corali;
Le esperienze di danza movimento terapia, non operano con l’esplicita esposizione soggettiva, bensì con azioni espressive e produzioni artistiche; il processo riabilitativo terapeutico, facilita la partecipazione mediante l’orientamento proiettivo dei contenuti emozionali del lavoro corporeo.
“L’esperienza del piacere vitale, risvegliato con la danza è ritenuta il fondamentale e specifico fattore terapeutico e di promozione umana della danza movimento terapia espressiva relazionale.”
V. Bellia