Le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) sono considerate, nel contesto dei servizi rivolti all’anziano, lo stadio più evoluto di residenzialità protette e si propongono come valida alternativa quando il supporto della famiglia viene a mancare o quando la permanenza in essa risulta insostenibile. Le RSA accolgono persone non autosufficienti e impossibilitate ad usufruire del servizio di assistenza domiciliare.

Esse rappresentano una struttura di assistenza sociosanitaria che si distacca dal tradizionale approccio di tipo medico-specialistico; hanno una visione globale delle complesse problematiche che caratterizzano la persona anziana, in cui i fattori legati alla presenza di patologie fisiche si intrecciano strettamente con fattori di carattere psico-sociale.

L’approccio clinico dell’anziano, in RSA, è di tipo multidisciplinare integrato, in quanto le modificazioni involutive, fisiche e mentali possono essere causate, o comunque aggravate, dal disimpegno, dal ridotto esercizio delle funzioni, dal distacco psicologico alla vita, dalla riduzione di stimoli. La metodologia di lavoro ha come obiettivo l’integrazione tra le diverse competenze attraverso un progetto di intervento assistenziale individuale e di gruppo, a scopo preventivo-curativo e socio-riabilitativo, con il coinvolgimento delle diverse specialità e dei diversi servizi.

Processo riabilitativo

I processi involutivi dell’anziano sono considerati una sindrome che provoca un decadimento cognitivo (memoria, linguaggio, orientamento spazio-temporale, attenzione e programmazione) e una compromissione della persona in molti campi, come quello della vita quotidiana, delle relazioni sociali e familiari, del comportamento e della personalità.

Recenti scoperte da parte delle neuroscienze e della neurobiologia hanno tuttavia sottolineato come nel cervello esista una sorta di plasticità, per cui l’apprendimento di una determinata attività si associa a modificazioni delle aree corticali coinvolte in quell’apprendimento.

Ciò significa che vi è la possibilità di provare a ricompensare quelli che sono determinati deficit, in alcune aree celebrali compromesse, attraverso una riorganizzazione dell’area coinvolta.

Il tutto avverrebbe attraverso un aumento delle dimensioni dei neuroni e un maggior numero dei contatti sinaptici ed è evidente come stimolazioni specifiche mirate possano contribuire all’attivazione di determinate connessioni.

Riabilitazione cognitiva

Strumento del processo riabilitativo

La riabilitazione cognitiva è un intervento specifico che utilizza tecniche e interventi mirati e differenziati, con l’obiettivo di massimizzare le funzioni residue dell’individuo. Attraverso l’utilizzo di tutte le risorse interne ed esterne disponibili della persona, possiamo cercare di mantenere il più possibile l’autonomia individuale.

Gli interventi di riabilitazione cognitiva si configurano come interventi finalizzati al benessere complessivo della persona, in modo da incrementare il coinvolgimento in compiti orientati alla riattivazione delle competenze residue e al rallentamento della perdita funzionale. 

Progetto riabilitativo

Il progetto riabilitativo centrato sulla persona svolge un ruolo fondamentale per l’assistenza dell’anziano fragile accolto nella struttura e viene svolto da un’equipe multidisciplinare:

  • Medico responsabile
  • Infermiera Dirigente
  • Psicologa
  • Terapista Occupazionale/Educatore
  • Fisioterapista
  • Assistente sociale
  • Figure di volontariato

Per competenze e funzioni, tali figure elaborano piani di assistenza individuale e di gruppo, in collaborazione con lo staff sanitario, l’assistente sociale della struttura e del medico di base, al fine di rendere all’ospite una modalità di vita gradevole e autonoma, recuperando e rinforzando competenze specifiche e mantenendo abilità di base della quotidianità e cura della persona, alimentazione, relazioni sociali.

Tra le attività riabilitative e risocializzanti dell’utente anziano, sono previste, con modalità sistematica, uscite e passeggiate fuori dalla struttura, tese ad attivare e/o mantenere un rapporto il più possibile adeguato ed efficace con la realtà esterna.

Attività riabilitative cognitivo occupazionali

Le attività riabilitative cognitivo occupazionali sono mirate al recupero e al mantenimento delle abilità motorie, dei processi cognitivi, delle aree di integrazione relazionali e risocializzanti e consentono la riacquisizione del senso di individualità, stimolando la capacità di tolleranza e di accoglienza, al fine della promozione del benessere proprio e comune.

Per ogni ospite viene stabilito un programma riabilitativo individualizzato e vengono fissati i requisiti minimi propri, mediante una valutazione basata sull’osservazione, sulle informazioni cliniche, sulla somministrazione di una batteria di test relativi alle abilità occupazionali, al fine di consolidare le competenze residue. Considerando prioritariamente i modelli organizzativi interni, i tempi, l’età, le capacità funzionali e la patologia di base delle ospiti, come valore fondamentale, si procede con l’intervento.

I modelli di riferimento teorici sono a carattere psicodinamici, relazione d’aiuto, contenimento affettivo.

Lo svolgimento pratico e fruibile delle attività viene sviluppato nell’arco della settimana, in giorni prestabiliti, considerando l’elasticità e le esigenze della struttura

I laboratori si svolgono in uno spazio comune, per offrire l’occasione di “esserci”, anche a quelle ospiti che difficilmente, per impossibilità partecipano in prima persona alle attività; tale organizzazione ha lo scopo di creare un vissuto di gruppo che coopera e convive, con modalità adeguate e funzionali ideali alla vita quotidiana.

Laboratori creativi

Le proposte offerte si esprimono attraverso i laboratori creativi di:

  • Disegno, pittura, decoupage;
  • Gruppo di ascolto e lettura condivisa;
  • Attività motoria in palestra, risveglio muscolare, balli di gruppo, rilassamento;
  • Cineforum;
  • Ascolto musicale;
  • Passeggiate all’aperto, nei giardini di Villa Giuseppina e nel quartiere, mirati a consentire incontri risocializzanti;
  • Cucito e lavori a maglia;
  • Giardinaggio (da svolgere nei periodi estivi, le ospiti si prenderanno cura del giardino esterno al reparto, occupandosi dello spazio e delle piante).

Incontri organizzativi di equipe

Attraverso incontri settimanali, l’equipe multidisciplinare si confronta e apporta le proprie visioni e osservazioni del paziente, dando ognuno il proprio contributo di professionalità, esperienza e umanità, elemento imprescindibile e irrinunciabile nella presa in carico dell’utente anziano. I nostri incontri sono finalizzati a interventi specifici, clinici, riabilitativi e assistenziali.

La presa in carico dell’ospite prevede inoltre la cura dell’igiene e della persona (pulizia personale, abbigliamento, ecc.), l’attenzione all’alimentazione, ai tempi e agli orari, al fine di rendere attenta, ed efficace l’organizzazione della vita quotidiana, mantenendone un andamento fluido.