I 35 posti letto della RSA Mantenimento B sono tutti accreditati e convenzionati con il SSN.
Pertanto il ricovero presso questa unità è subordinato all’approvazione della domanda di ricovero presentata al CAD (Centro di Assistenza Domiciliare) del proprio Distretto comunale. Tale domanda prevede la Valutazione Multidisciplinare del paziente da parte della Unità Valutativa Territoriale (UVT) della propria ASL, che determina la tipologia assistenziale del paziente; una volta “classificato”, il paziente può scegliere Villa Giuseppina e inserire il proprio nominativo nella lista d’attesa (anch’essa gestita dal CAD distrettuale).
Non appena si libera il posto, per l’inserimento a Villa Giuseppina sono richiesti:
Oltre alla documentazione e alle autorizzazioni prescritte, l’Ospite dovrà essere munito anche di una serie di oggetti di prima necessità (abbigliamento, shampoo, bagnoschiuma, spazzolino, dentifricio, ecc.) e, se ne fa uso, anche di pannoloni.
Poiché la RSA Estensiva di Villa Giuseppina opera in regime esclusivamente privato, l’inserimento dell’Ospite non dipende dal CAD distrettuale, ma avviene direttamente presso la struttura.
Occorre, pertanto, prendere contatto con l’Accettazione, che organizzerà un incontro con il medico per una valutazione clinica finalizzata all’inquadramento dell’Ospite e per definire la corretta tipologia assistenziale e le modalità di inserimento nella lista d’attesa.
Una volta disponibile il posto, all’ingresso verrà sottoscritto un “contratto in solvenza” con il quale l’ospite si impegna a fornire:
Oltre alla documentazione indicata, l’Ospite dovrà essere munito anche di effetti per l’igiene personale e dell’abbigliamento necessario.
La R.S.A. Villa Giuseppina ha 55 posti letto e si compone di due diverse tipologie assistenziali:
La R.S.A. occupa una Unità Operativa (UO) posta al primo piano (UO-1) della struttura Villa Giuseppina ed è così organizzata:
RSA Mantenimento B – 35 posti letto
I posti sono divisi in due nuclei di 20 e 15 unità, tutti accreditati e in convenzione con il SSN della Regione Lazio.
Le camere dei due nuclei sono composte nel seguente modo:
I bagni sono tutti accessibili dalle stanze; tutte le camere sono dotate di armadi, scrivanie, di impianto di climatizzazione e di ricircolo dell’aria, per garantire il microclima più adatto nelle diverse stagioni.
Alcuni bagni sono attrezzati per disabili, secondo i criteri normativi richiesti.
Nella zona diurna, accanto alle sale di soggiorno e alle sale da pranzo, vi sono le cucinette di nucleo e i locali sanitari (studi medici, locale infermieristico, bagni assistiti, ecc.).
Inoltre il nucleo è dotato di ampi corridoi collegati con il giardino esterno, esclusivamente dedicato alla R.S.A..
RSA Estensiva ed Estensiva DCCG – 20 posti letto
I posti sono divisi in due nuclei di 10 unità ciascuno (Estensiva ed Estensiva per Disturbi Cognitivo Comportamentali Gravi) e occupano due nuclei dello stesso reparto. Tutti i 20 posti letto sono autorizzati della Regione Lazio e, quindi, operano in regime privato.
Le camere dei due nuclei sono composte nel seguente modo:
I bagni sono tutti accessibili dalle stanze; tutte le camere sono dotate di armadi, scrivanie, di impianto di climatizzazione e di ricircolo dell’aria, per garantire il microclima più adatto nelle diverse stagioni.
Alcuni bagni sono attrezzati per disabili, secondo i criteri normativi richiesti.
Nella zona diurna, accanto all’ampia sala da pranzo, vi è le cucinetta di nucleo, mentre i locali sanitari (studi medici, locale infermieristico, bagni assistiti, ecc.) sono in posizione centrale rispetto alle camere di degenza.
Inoltre il nucleo è dotato di ampi corridoi collegati alla sala soggiorno e al giardino esterno, esclusivamente dedicato alla R.S.A..
{slider title="Sale di supporto" class="green" open="false"}
Ogni nucleo di R.S.A. ha sale dedicate ai colloqui e una sala soggiorno con tavoli, televisore, lettore DVD, divani e poltrone confortevoli, con ampie finestrature sull’annesso giardino. Il personale cura l’igiene della persona e imposta l’attività ludica e riabilitativa basandosi sui programmi stabiliti dal medico e degli psicologi della struttura.
L’Unità Operativa ha una palestra dedicata, con scopi prevalentemente riabilitativi, e una sala per parrucchiere e podologo.
Invece di una prolungata e continua permanenza nel proprio letto, si predilige un’attività basata su rapporti interpersonali con le altre degenti, lo svolgimento di colloqui con gli operatori e con il personale di assistenza, terapie di gruppo e trattamenti terapeutici occupazionali.
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{slider title="Prestazioni" class="green" open="false"}
Le prestazioni principali della Residenza Sanitaria Assistenziale sono quelle relative all’inserimento volontario di persone non autosufficienti, anche anziane, nel rispetto delle tipologie presenti.
A seconda della tipologia, i ricoveri prevedono o l’autorizzazione del Servizio Sanitario Nazionale o l’inserimento diretto in struttura (nel caso della RSA Estensiva privata).
Il ricovero in convenzione Mantenimento B prevede, come da normativa regionale, la compartecipazione del paziente per il 50% della tariffa di degenza, a meno che esistano condizioni specifiche di indigenza, per le quali interviene il Comune di appartenenza (valutazione dell’ISEE).
Le prestazioni sono erogate da personale qualificato: medici internisti, fisiatri, neurologi, psicologi, infermieri, terapisti della riabilitazione, educatori e OSS sono al servizio delle pazienti per tutta la durata della degenza.
Presso Villa Giuseppina opera una lavanderia esterna che offre anche un servizio di lavaggio in abbonamento dei capi degli Ospiti. In questo caso occorre rivolgersi direttamente alla lavanderia, poiché il suo operato non dipende in alcun modo da Villa Giuseppina.
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Nel caso della SRP, la data di dimissione viene comunicata dai medici con qualche giorno di anticipo, così da rendere più agevole ai familiari l’organizzazione dell’uscita. Essa viene concordata dai sanitari di Villa Giuseppina con lo psichiatra di riferimento del Dipartimento di Salute Mentale.
Al momento dell’uscita, viene rilasciata una lettera di dimissione indirizzata al medico referente del DSM, insieme alle prescrizioni terapeutiche seguite durante il periodo di ricovero e da effettuare al domicilio.
Nel caso della RSA, la dimissione è sempre volontaria o dettata da condizioni di salute non compatibili con la tipologia assistenziale di Villa Giuseppina.
Essa viene sempre concordata con il CAD di riferimento.
Alla dimissione, l’utente può restituire il questionario di gradimento, che permette alla persona di esprimere le proprie considerazioni e valutazioni sul servizio ricevuto a Villa Giuseppina. Questo permetterà alla direzione di migliorare sempre più la qualità del servizio offerto.
Al momento della dimissione dalla struttura sanitaria, si può fare la richiesta della copia della cartella clinica.
La tipologia assistenziale SRTRi (Struttura Residenziale Terapeutico Riabilitativa Intensiva) è preposta ad accogliere pazienti con disturbi in fase di acuzie e post-acuzie, che richiedono un intervento intensivo sul piano farmacologico, psicoterapeutico e relazionale.
Il nucleo di 30 posti letto presente a Villa Giuseppina mira a un intervento immediato e intensivo del paziente psichiatrico, che necessita sia di cure farmacologiche che psicoterapeutiche.
In base a tali finalità, il percorso di degenza (massimo di 90 giorni) si mostra così organizzato:
In sintonia col DSM inviante, preposto alla formulazione del progetto terapeutico di cui il ricovero è alla base, gli psichiatri dell’U.O. seguono l’efficacia della terapia farmacologica impostata, apportando le eventuali modifiche al fine di ottenere un contenimento/remissione dei sintomi presenti all’ingresso, permettendo così l’impostazione di un intervento psicoterapeutico e riabilitativo.
Durante la degenza vengono considerati gli accertamenti clinici effettuati nel periodo precedente il ricovero, anch’essi parte integrante nel progetto terapeutico, eseguendo i necessari controlli specialistici attraverso i canali offerti dalla convenzione regionale.
All’interno di tale intervento vengono organizzati dallo psichiatra della U.O. gruppi di psicoeducazione al fine di fornire adeguate informazioni per quanto riguarda il disagio psichico e il suo trattamento
Ogni paziente ricoverato in SRTRi, al momento dell’entrata e dell’uscita, viene sottoposto ai seguenti test:
Tali strumenti valutano lo status psicologico generale del soggetto sofferente, in entrata e al termine del trattamento, ed offrono al clinico la possibilità di monitorare il percorso terapeutico e quindi di valutare l’efficacia del trattamento messo in atto.
I pazienti più idonei, in accordo con l’equipe medica, vengono sottoposti ad un Programma di intervento terapeutico così articolato:
Questa fase ha l’obiettivo di elaborare un profilo dell’organizzazione di personalità del paziente, offrendo una valutazione dei processi e delle funzioni relative alla sfera Cognitiva / Affettiva / Comportamentale.
Si avvale di tre momenti fondamentali:
- Raccolta dell’Anamnesi
- Indagine Testologica, che si avvale dei seguenti test:
* Reattivo dell’Albero (di Karl Koch)
* Disegno della Figura Umana (di Karen Machover)
* Disegno della Famiglia
* Disegno Libero
- Restituzione della Diagnosi Testologica
I pazienti con sospetto di decadimento cognitivo vengono sottoposti a un’ulteriore indagine neuropsicologica, che si avvale dei seguenti test:
La formulazione di una diagnosi è necessaria per:
Lo svolgimento di colloqui individuali ha lo scopo di:
I Gruppi Terapeutici della SRTRi sono strutturati come segue:
L’intervento terapeutico riabilitativo dell’Unita Operativa SRTI prevede attività riabilitative mirate ad una prima valutazione del quadro psicopatologico, al contenimento affettivo e allo sviluppo progressivo delle competenze della vita quotidiana; queste ultime sono incentrate sull’interazione con l’ambiente e sono finalizzate al recupero e/o miglioramento di capacità cognitive, affettive e relazionali al fine di favorire il raggiungimento di un miglior livello di consapevolezza e adattamento delle degenti.
Le attività sono così articolate:
Cura del sé
Per cura di sé si intende la capacità di occuparsi autonomamente della propria igiene personale, del proprio aspetto, del proprio abbigliamento ed in senso più ampio del proprio ambiente e di mantenere adeguate abitudini di vita.
Nella maggior parte dei casi i gruppi che si occupano di aiutare il soggetto ad acquisire competenze in questo ambito sono di impostazione cognitivo comportamentale come i moduli di social skill training che propongono l’individuazione di due aree fondamentali di intervento: una prima mirata a migliorare le abilità strumentali di base per poter soddisfare un livello sufficientemente buono di vita nell’ambiente sociale di appartenenza ed una seconda concernente l’area relazionale, rappresentata dalla capacità di esprimere i propri bisogni e le proprie aspettative in maniera adeguata e assertiva. Il programma Cura di sé prevede quattro differenti moduli che si possono attuare in modo progressivo:
Attività psicomotoria
L’obiettivo della terapia psicomotoria è consentire la realizzazione di un sé corporeo unitario, passare da questo sé corporeo a un sé integrato e infine a un io sociale. E’ una forma di intervento riabilitativo che mira ad armonizzare e riorganizzare il giusto equilibrio tra le funzioni motorie, neuropsicomotorie, affettive, cognitive e comportamentali. Le degenti vengono invitate, attraverso movimenti strutturati e attente predisposizione di ambiente e materiali, a esprimersi con il corpo; si esplicitano così i loro bisogni, desideri, difficoltà, incapacità, emozioni. Tutto ciò favorisce il rafforzamento dell’autostima, l’incremento dell’autoefficacia, la motivazione, la fiducia, l'espressione di sé, l'autoaccettazione, la consapevolezza della propria corporeità, l'autonomia. L’utilizzo della musica può servire da “contenitore sonoro” facilitando il movimento, risvegliando le energie e sciogliendo le tensioni.
Attività cognitivo-motoria
L’attività di gruppo si pone come obiettivi il migliorare le capacità di attenzione e memoria e favorire il movimento. Vengono proposti esercizi di coordinamento motorio, equilibrio e percezione, di relazione e rispecchiamento, di lavoro sul ritmo che promuovono l’assunzione di autonomia e la socializzazione. Gli esercizi, svolti per lo più da seduti, è rivolto a degenti anche con scarsa deambulazione e favoriscono le capacità motorie, attenuano i sintomi ansiosi, migliorano il ritmo sonno-veglia, il tono dell’umore e migliorano le capacità cognitive.
Attività di stimolazione cognitiva
L’attività di gruppo si pone come obiettivi il miglioramento del livello di funzionamento cognitivo. Gli esercizi strutturati proposti hanno lo scopo di stimolare processi di attenzione, memoria, orientamento, linguaggio e ragionamento logico; favorire adattamento emotivo e abilità di consapevolezza. Inoltre, vengono forniti suggerimenti pratici per ricordare informazioni, migliorare l’attenzione e la concentrazione, organizzarsi, pianificare le proprie azioni, imparare ad autocontrollarsi, porsi nuovi obiettivi.
Attività di scrittura creativa
L’attività di gruppo si propone di migliorare il funzionamento globale della persona attraverso la stimolazione della capacità creativa e l’uso del pensiero laterale. Gli obiettivi sono quelli di sviluppare strategie di problem solving; esercitare la memoria e la concentrazione, contenere stati emotivi ansiosi e incrementare l’autostima; esplorare i sentimenti e favorire l’espressione, l’identificazione e il riconoscimento, descrizione delle emozioni, sviluppare la condivisione emotiva e sociale rompendo l’isolamento al fine di un’adeguata alfabetizzazione emotiva; incoraggiare il lavoro di gruppo. La produzione scritta preceduta da uno stimolo (parola, immagine, oggetti, musica) riguarderà la creazione di racconti, poesie e scritti di vario tipo, la lettura e l’ascolto di essi e la condivisione di associazione di idee. Ove sia possibile, a secondo del target del gruppo e della condizione psico-fisica generale del degente, verrà realizzato un Giornale con l’obiettivo di riconoscere e valorizzare le risorse cognitive, emotive e sociali del singolo attraverso il lavoro di gruppo.
Scrivere significa fare della scrittura un terreno su cui coltivare la comunicazione con se stessi. La scrittura diventa così l’occasione per tirare fuori le proprie risorse cognitive ed emotive, attraverso il potere catartico della narrazione contenere, condividere, elaborare.
Attività Arteterapia
L’attività, con le sue tecniche e materiali, favorisce la conoscenza di sé stessi e delle proprie potenzialità e rende possibile l’integrazione di tutte le risorse di cui disponiamo per poter vivere meglio; svolge la funzione non solo di trattamento di malattie ma anche di trasformazione, evoluzione e crescita dell’individuo. La produzione artistica non avviene in completa solitudine, ma prevede una relazione tra il gruppo e il paziente, nell’ambito della quale, la propria creazione viene osservata e discussa.
L’attività grafico pittorica permette un’espressione diretta, immediata, spontanea, arcaica ed istintiva di noi stessi che non passa attraverso l’intelletto. Ognuno ha in sé delle risorse proprie e un potenziale autorigenerativo che va semplicemente stimolato. L’attività grafico-pittorica svolge questa funzione e ci consente di credere ed essere fiduciosi nelle capacità che tutti quanti noi possediamo. Attraverso le tecniche come pittura, pasta di sale si lavora sulle risorse individuali e si utilizzano le parti positive, si ottengono dei cambiamenti più facilmente e stabilmente che vanno a sollecitare le parti negative, oscure.
Gruppo di discussione: Per gruppo di discussione si intende un gruppo riabilitativo che utilizza come strumento la comunicazione verbale e non verbale. Ogni partecipante del gruppo viene stimolato nell’esprimere opinioni, esperienze, sentimenti correlate all’argomento in discussione scelto in precedenza. Si pone come obiettivi fondamentali: il sostegno alle funzioni dell'Io nei pazienti che a causa del proprio quadro psicopatologico manifestano deficit nella struttura egoica; il miglioramento delle capacità e della qualità della comunicazione emotiva e interpersonale; l’aumento, per quanto possibile, delle capacità di insight e il miglioramento delle modalità comportamentali. Inoltre, si propone anche di migliorare le capacità relazionali interpersonali e incrementare le abilità sociali.
Attività Musicoterapia
È una attività di gruppo basata sull’uso del suono e della musica come strumenti atti a facilitare lo sviluppo di una buona relazione. Si basa sulla capacità dei suoni di favorire l’esplorazione di sé, i processi di comprensione e ragionamento, l’espressione emotiva e la comunicazione interpersonale e gruppale. Attraverso l’ascolto di brani musicali scelti si ha l’occasione di approfondire e riflettere su alcuni temi specifici espressi attraverso la produzione verbale o scritta.
Attività Gruppo Fiabe
L’obiettivo che si propone questo tipo di gruppo è quello di stimolare attraverso l’utilizzo terapeutico delle fiabe classiche l’espressione e l’elaborazione dei contenuti emozionali e interpersonali dei partecipanti al gruppo. Attraverso il confronto e la discussione nel gruppo viene facilitato un contenimento affettivo.
Cineforum
Il gruppo Cineforum è un particolare setting terapeutico riabilitativo finalizzato al sostegno dell’Io, attraverso la visione di un film che tratta tematiche relative a problematiche esistenziali. Il lavoro si articola in tre momenti successivi nella scelta della programmazione dei film, nella visione del film preceduto da una breve introduzione e nella discussione alla fine della proiezione, con lo scopo di identificare ed elaborare le tematiche che più hanno suscitato pensieri ed emozioni.
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La Residenza Terapeutico Riabilitativa per pazienti estensivi, presente all’interno di Villa Giuseppina, mira alla strutturazione di un percorso di cambiamento rivolto a persone con disagio psichico. Percorso nel quale ognuna di esse, in base al proprio grado di consapevolezza dei problemi personali, costruisce, insieme agli operatori, un progetto di recupero terapeutico/riabilitativo multidisciplinare di tipo integrato.
IL PERCORSO si suddivide in tre fasi:
Di seguito vengono esposte, in sintesi, le attività individuali e di gruppo, parti integranti del percorso terapeutico-riabilitativo proposto.
GRUPPO INCONTRO (GI). Il momento centrale della vita del residente è il GRUPPO-INCONTRO, un incontro quotidiano che vede coinvolti tutti i presenti (ospiti ed operatori) e che segna l’inizio e la fine delle giornate terapeutiche. Questo spazio è suddiviso in due parti: una prima, in cui ci si confronta sulla pianificazione della mattinata, valutando insieme le problematiche che via via si presentano e che necessitano di decisioni a livello organizzativo. Nella seconda parte, invece, ciascuno dei componenti, acquisendo gradualmente fiducia nella realtà gruppale, impara a costruire rapporti sempre più profondi con se stesso e con gli altri, arrivando a comunicare “pensieri e sentimenti”, in maniera semplice e spontanea, raggiungendo così quel grado di consapevolezza dei propri problemi e avvertendo sempre più forte il bisogno di condividerli, per un sostegno, un confronto, e soprattutto per riuscire ad imparare ad affrontarli in un modo diverso, liberi dal “ruolo di malato”.
PSICOTERAPIA INDIVIDUALE E DI GRUPPO. Ciascun residente all’inizio del percorso viene sottoposto a un profilo psicodiagnostico (Reattivi di Disegno, WAIS, Rorschach, Millon) per individuare i “punti di forza e di debolezza” all’interno della propria struttura di personalità e riuscire così a costruire un programma terapeutico più specifico e mirato. Su tale base verrà avviato un progetto terapeutico individuale, che si integra con quello di gruppo, in cui verranno prefissati gli obiettivi, “contratti terapeutici”, che andranno periodicamente aggiornati e verificati.
FARMACOTERAPIA. Il medico psichiatra responsabile, in accordo con i curanti referenti invianti, oltre a verificare l’impostazione, la modifica o la prosecuzione di un trattamento farmacologico appropriato al percorso avviato, si rende disponibile a fornire chiarimenti e delucidazioni all’interno di un gruppo da lui gestito settimanalmente, che vuole strutturarsi come realtà gruppale di psicoeducazione.
A ciascun ospite si richiede l’assunzione regolare di quanto prescritto.
RIUNIONE GENERALE. Una volta alla settimana si organizza una riunione tra gli operatori con la presenza del Direttore Sanitario per un approfondimento e una supervisione clinica e sociale dei diversi casi in questione. Contestualmente anche gli stessi ospiti della Struttura si organizzano in un gruppo autogestito, in cui si confrontano sull’andamento generale ed in forma scritta presentano iniziative, suggerimenti ed eventuali proposte di cambiamento, da valutare e discutere con gli operatori in una fase successiva.
La puntualità e il rispetto delle regole sono elementi-cardine della vita comunitaria e rappresentano un metro di misura del disagio che sta vivendo l’ospite-residente.
Dopo il risveglio fissato per le 7,45, l’ospite dovrà prendersi cura innanzitutto di se stesso, fare colazione e successivamente prestare particolare attenzione al riordino quotidiano degli spazi personali e di quelli condivisi, volto quest’ultimo a favorire la (ri)socializzazione.
La domenica e i giorni festivi, con fasce orarie più flessibili, sono più orientati all’incontro con parenti e amici, salvo indicazioni contrarie in base al progetto terapeutico individuale.
Nel prospetto qui presente sono indicate solo alcune delle attività settimanali. E’ prevista dopo il pranzo una pausa, dalle 12.30 alle 15.30, prima dell’inizio degli impegni pomeridiani
MANSIONI ED ATTIVITA’. Nel primo periodo di presenza nella Struttura un operatore si affiancherà all’ospite-residente “non per sostituirsi, ma per affiancarlo nelle diverse mansioni quotidiane” e favorire un primo grado di autonomia. Grazie a questa collaborazione si organizzeranno le diverse attività sia giornaliere che settimanali, dove ciascuno ricoprirà un preciso ruolo occupazionale. A tale proposito potranno essere predisposti spazi settimanali dedicati non solo alle scelte di nuove attività (cura del giardino, manutenzione dell’ambiente, ecc.), ma anche alla distribuzione dei ruoli di responsabilità: un impegno che ciascuno si assumerà e che sarà oggetto di confronto ed eventuali rettifiche.
ATTENZIONE! “DI FRONTE ALLE DIFFICOLTA’ NON TIRARTI MAI INDIETRO, CHIEDI AIUTO E VAI AVANTI”
USCITE. In tutte le fasi del percorso riabilitativo sono previste uscite sia autonome (ove previsto e possibile), sia in compagnia di operatori e/o familiari, comunque da gestire in modo responsabile e in linea con i programmi. Tali uscite vanno inoltre sempre concordate all’interno del GI.
Quanto ciò riportato e descritto va adeguato e individualizzato per ciascun ospite, in accordo sempre con i referenti curanti, con i quali si mantiene, durante il percorso in itinere, un dialogo continuo e un aggiornamento proficuo e costante.
SPAZIO: setting-palestra
TEMPI: 3 volte a settimana.
FINALITA':
All'inizio di ogni incontro è prevista una valutazione delle abilità motorie di base presenti al momento (prerequisiti); gli interventi saranno individualizzati rispetto alle persone, al gruppo e alle condizioni fisiche generali di base.
Alla fine di ogni incontro le pazienti sono invitate a raccontare e valutare l'esperienza (condivisione e confronto).
SPAZIO: setting-sala video
TEMPI: 1 volta a settimana.
FINALITA':
L'attività del cineforum viene svolta in gruppo: dopo la proiezione del film viene richiesta la discussione da parte delle ospiti, che manifesteranno i propri modelli comportamentali, emotivi e affettivi con l'aiuto dell'operatore.
Gli incontri hanno cadenza settimanale e il lavoro si articola in tre momenti: