Il colore nell'ambiente sanitario

22 2L’uso del colore nell’edilizia ospedaliera è un tema articolato e oggi oggetto di numerosi studi di settore. Dalla fine del diciannovesimo secolo la scelta del bianco come colore prevalente è stata legata alla volontà di trasmettere una sensazione di igiene e di cura, mentre con il tempo è stato associata, nell’immaginario collettivo, alla malattia e alla degenza. Così è stato fino alla fine del ventesimo secolo, quando negli anni ’80 il postmodernismo rivalutò le potenzialità del colore in risposta alla necessità di mettere al centro dell’attenzione il paziente e il modo in cui questo viene influenzato dall’ambiente che lo circonda. Le ragioni di questa svolta vanno oltre semplici motivi estetici: recenti studi neuroscientifici dimostrano come lo spettro dei colori influenzi direttamente il sistema fisiologico e la salute (Eldestein, 2008). 

L’umanizzazione degli ambienti che oggi si va ricercando è fondamentale, sia per alleviare la degenza dei pazienti, sia il lavoro degli operatori, che nel colore possono trovare un valido supporto di fronte agli stati emotivi di disagio che devono affrontare. L’incontro con un evento cromatico, infatti, aiuta il malato a spostare il centro delle proprie attenzioni dalla malattia o dal disagio interiore verso il mondo esterno, accelerando il processo di guarigione o di efficace inserimento all’interno dell’ambiente di degenza. In particolare, un ambiente come una struttura psichiatrica, quale è Villa Giuseppina, caratterizzato da una profonda e delicata sensibilità, deve essere in grado di restituire al paziente il senso del luogo grazie a un attento uso del colore, alla ricerca di un’interazione con la natura e al ricorso ad elementi decorativi. Prossor Howard Kemp, ricercatore inglese che all’inizio del ventesimo secolo ebbe modo di applicare i principi della cromoterapia presso una serie di Case di Cura, disse: “Negli ospedali, i colori dovrebbero essere usati in modo da suggerire l’idea di “Primavera” come momento di vita e di recupero”.

Vediamo quindi come le corrette scelte cromatiche, oltre a rispondere ad esigenze di tipo tecnico, possono contribuire a creare un ambiente piacevole, favorevole al benessere e alla salute.

Per colore intendiamo la percezione visiva generata nel cervello quando un oggetto, colpito dalla luce, emette energia sotto forma di onde elettromagnetiche di determinata lunghezza d’onda. L’attivazione della corteccia cerebrale e del sistema nervoso autonomo stimola funzioni emozionali, simboliche ed estetiche, i cui effetti possono avere intensità variabile. Studi dimostrano che:

  • lo stimolo varia all’aumentare della lunghezza d’onda: il violetto e l’indaco sono riconosciuti come tristi, il blu e il verde come riposanti e sedativi, il giallo tonico, l’arancione e il rosso eccitanti;
  • il grado dello stimolo cresce con il grado di saturazione del colore: il rosso vivo è più eccitante del rosa, percepito come calmante;
  • la percezione dello spazio cambia in relazione all’intensità della tinta: i colori freddi danno percezione di estensione, i colori caldi di rilievo; i colori scuri fanno apparire le superfici più piccole, mentre il contrario avviene per i colori chiari, che danno l’impressione di pulizia e leggerezza.

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Inoltre esistono altri effetti psicologici ed evocativi: al rosso e all’arancione si associa il fuoco, dalla carica stimolante, mentre il blu ha effetto calmante e rilassante, poiché ricorda il cielo o il mare. L’associazione tra il colore verde e il sentimento di tranquillità può essere il risultato della consuetudine primitiva di ricercare nei boschi o nelle foreste riposo e riparo dal sole delle praterie. 

Ricordiamo tuttavia che la percezione dei colori resta il frutto di componenti soggettive e variabili in funzione dell’età e dello stato di salute, ragione per la quale non esistono linee guida universali sull’uso del colore, ma principi generali da applicare con attenzione in base al contesto e alla tipologia di fruitori.

Alcuni esempi:

22 2Il Randall Children’s Hospital at Legacy Emanuel di ZFG Architects mostra come l’uso di colori brillanti e l’evocazione di un contesto naturale sia particolarmente stimolante, soprattutto in un contesto infantile.

31L’ospedale regionale di Offenbach dello studio Woerner und Partner è impostato su due registri: tinte fredde per l’ambiente clinico e tinte luminose per l’area della degenza.

41L’ospedale regionale di Offenbach dello studio Woerner und Partner è impostato su due registri: tinte fredde per l’ambiente clinico e tinte luminose per l’area della degenza.

51La riduzione dei contrasti può aiutare a creare serenità ed equilibrio, come nel Cisco Life Connections Health Center, disegnato da Jain Malkin Inc.

61La riduzione dei contrasti può aiutare a creare serenità ed equilibrio, come nel Cisco Life Connections Health Center, disegnato da Jain Malkin Inc.

71La sala da pranzo del WZC De Regenboog, Zwijndrecht, Belgio,  è il risultato di una piacevole combinazione di colori.

Villa Giuseppina

Goethe sosteneva che «i colori agiscono sull’anima suscitando sensazioni, risvegliando emozioni e pensieri che ci distendono o ci agitano, che provocano gioia o tristezza». Intento della Struttura Residenziale Psichiatrica e RSA Villa Giuseppina è quello di creare un ambiente familiare, caldo e rassicurante, che contribuisca ad aiutare le degenti a interagire in modo proficuo con il processo terapeutico. Vediamo ora quali sono stati i criteri adottati nella progettazione.

In tutta la struttura si è avuto cura di evitare forme di “inquinamento cromatico” come pattern molto densi o colori particolarmente stimolanti, che potrebbero creare disagi e malesseri, ma anche un eccessivo uso del bianco, che può provocare abbagliamento e non facilitare la concentrazione. Per il tipo di patologie in cura presso Villa Giuseppina l’uso di colori o figure contrastanti potrebbe essere causa di turbamento o scatenare crisi, per questo la gamma privilegiata è stata quella dei colori tenui, associata a una riduzione dei contrasti.

È molto importante permettere alle degenti e agli operatori di identificare gli spazi e il trascorrere del tempo, grazie all’associazione tra i vari momenti della giornata e i colori degli ambienti dove si svolgono le attività quotidiane. Per questo motivo ogni ambiente di Villa Giuseppina è stato connotato da variazioni cromatiche, che oltre a contribuire al generale senso di benessere, aiutano nell’orientamento sia spaziale che temporale.

L’ingresso rappresenta il primo impatto che si ha con la struttura, ragione per la quale è stato riprogettato come se fosse l’atrio di un albergo, caratterizzato da spazi accoglienti e morbidi, dove le caratteristiche di luminosità e di calore sono enfatizzate dalla scelta del giallo chiaro e del beige. La presenza di tonalità più scure, tipiche degli ambienti domestici, nei dettagli e negli arredi, accresce la sensazione di cordialità e di tranquillità.

I corridoi rappresentano il punto di contatto tra le degenti e il personale medico: devono essere quindi ambienti di incontro, luminosi e piacevoli. E’ stata scelta la gamma del rosa, dell’azzurro e del giallo, in saturazioni medio calde, che hanno la capacità di esortare alla comunicazione e alla tranquillità. In delicate tonalità è stato utilizzato anche il viola chiaro, che induce al rilassamento e al sonno e allevia la tensione.

Gli ambienti delle degenze sono i luoghi dove le pazienti rimangono più a lungo, per questo è stato importante scegliere tonalità tenui che garantiscano leggerezza, come il color pesca o il giallo. Le tinte chiare amplificano gli spazi e permettono una buona riflessione, consentendo una buona visibilità e riducendo i fattori di stress. Inoltre si è fatto in modo che la luce delle superfici non riflettesse sulla pelle delle degenti, alterando sia la percezione che queste avrebbero di se stesse sia l’esito di un eventuale esame diagnostico.

Per i pazienti cronici si è osservato che le colorazioni più adeguate sono il verde chiaro e il verde acqua: anche queste tonalità sono presenti sia all’interno dei reparti sia degli ambienti di comunicazione. Il verde calma i disordini emozionali e ispira un sentimento di armonia e di rigenerazione nella natura.

È dimostrato che il colore svolge un ruolo importante anche per la fisioterapia: le tinte gialle sono stimolanti per la cinesi e per il recupero delle attività motorie e infatti sono state scelte per il nuovo blocco riservato alla palestra e alla sala pranzo della SRSR. 

81Un’immagine della hall d’ingresso, caratterizzata da forme morbide e colori tenui e accoglienti

91Un corridoio di accesso a un reparto è un ambiente luminoso e piacevole grazie alla leggera tinta color viola e alla presenza di richiami naturali

101Una delle sale da pranzo  caratterizzata da colori delicati e arredi tipicamente domestici, che rimandano a una sensazione di calore e di familiarità

111Un dettaglio del corpo scala, luminoso e piacevole da percorrere grazie alla sua tinta verde acqua che induce calma e tranquillità

12Il corridoio di accesso alla sala da pranzo e alla sala per attività motorie della SRSR è vivacizzato da tinte gialle, vivaci e stimolanti